Sarebbe un grave errore credere che la stagione estiva non comporti problemi alla vostra auto, solo perché fa caldo quindi non ci sono neve e ghiaccio per strada. Anche le temperature molto alte creano difficoltà alla circolazione, sebbene di natura differente. Di conseguenza, se si deve affrontare un viaggio, è altamente consigliabile procedere ad una manutenzione di tipo ordinario, con un check up estivo.

Dato che per guidare un normale veicolo non siamo tenuti ad acquisire le competenze di un meccanico o di un elettrauto, la via più rapida e sicura è recarsi in officina (con sufficiente anticipo rispetto alla partenza) per un check-up; se il chilometraggio dell’auto è vicino a quello preventivato per il tagliando periodico, conviene anticiparlo. Si spenderà del denaro, però in cambio avremo la certezza di viaggiare come si deve. E poi la spesa sarà infinitamente inferiore rispetto a quella che dovremmo sostenere in caso di guasti, senza contare il pericolo.

Il meccanico sa quello che fa, tuttavia è preferibile che lo sappiamo anche noi, non fosse altro per evitare di farci trovare nel conto interventi non necessari in quel momento. Allora eseguiamo una rapida carrellata sui controlli consigliati nella bella stagione, il cosiddetto check-up estivo.

Per quanto riguarda le luci, vi rimandiamo all’articolo relativo al check-up invernale, perché i controlli sono gli stessi. A cominciare dalla batteria, il cuore di tutto, anche se d’estate, date le alte temperature, è minore il rischio di scaricamenti rapidi; però se la batteria è prossima all’esaurimento o ha dei malfunzionamenti, ci troveremmo alle prese con gli stessi problemi dell’inverno.

Aggiungiamo qui solo un dettaglio che esula dal campo d’intervento dell’officina: bisogna ricordarsi di tenere i fari puliti. D’estate in molte zone gli insetti hanno la tendenza a spiaccicarsi contro i proiettori; aggiungendo lo sporco derivato da residui di olio, polvere e fango, abbiamo il potenziale per viaggiare con una patina che abbatte notevolmente l’efficienza delle luci, come mettere una tenda davanti ai fari. Non è obbligatorio recarsi all’autolavaggio, è sufficiente tenere nel bagagliaio un buon prodotto per la pulizia dei vetri e qualche straccio. Basta un minuto di lavoro per vederci meglio.

Per chiudere il discorso sulle luci, dopo aver eseguito i controlli ci si deve ricordare che un guasto può sempre verificarsi. Quindi sarebbe una saggia abitudine quella di tenere in auto un kit di lampadine di scorta; la sostituzione è alla portata di chiunque sappia leggere il manuale d’uso dell’auto (provate anche il tool automotive online di OSRAM, per quanto a volte ostica a causa della perversa abitudine dei progettisti moderni di rendere poco accessibili le parti che l’utente ha il diritto di dover raggiungere. La legge non obbliga a tenere nel bagagliaio le lampadine di scorta, nessuno può multarvi se non le avete. Ma una pattuglia può e deve multarvi se circolate con le luci guaste. Di sera e nel weekend le officine sono di solito chiuse. Anche quasi tutti i benzinai.

Passiamo agli altri controlli necessari. Numero 1: pneumatici. Vanno ispezionati con attenzione. In primo luogo, se sono presenti tagli o rigonfiamenti sul fianco, quella gomma va sostituita immediatamente perché può esplodere da un momento all’altro al contatto con un oggetto anche solo poco abrasivo (sassi, vetri, chiodi, eccetera). Non dobbiamo dirvi noi cosa può accadere se scoppia una gomma, anche quando si circola a bassa velocità. Basta un attimo per sbandare e finire fuori strada o fare un frontale con un altro veicolo.

In secondo luogo, anche se non è danneggiata la gomma va sostituita se il battistrada è prossimo al limite legale di 1,6 mm; meglio non aspettare di arrivare a quel livello. Piove anche d’estate; circolare con le gomme quasi lisce significa cercare un incidente.

Terzo aspetto, non meno importante degli altri: la pressione di gonfiaggio (da controllare a freddo). Deve essere esattamente quella indicata dal costruttore dell’auto sul libretto d’uso. Le alte temperature estive non fanno altro che aggravare i problemi di una pressione errata. Se è insufficiente, le ruote si abbasseranno ai lati chiudendo i canali del battistrada, quindi quando piove non riusciranno a smaltire correttamente l’acqua, anche se il battistrada ha una buona profondità. Inoltre l’attrito innaturale con l’asfalto consumerà irregolarmente la gomma sui lati esterni, ancora di più dato l’ulteriore surriscaldamento provocato dalle temperature stagionali.

Se invece la pressione è troppo alta, la ruota si alzerà e aumenterà il peso su di essa al centro, incrementandone l’usura in quella zona; inoltre il caldo accentuerà la normale espansione dell’aria all’interno, aumentando ulteriormente la pressione. Se il livello è esagerato, a velocità autostradali esiste il rischio concreto di esplosione dello pneumatico. Infine, se si deve viaggiare a pieno carico, è necessario aumentare leggermente la pressione, però sempre e solo entro i limiti prescritti dal costruttore. Bisogna poi ricordarsi di riportare la pressione al livello normale una volta scaricata l’auto.

Il nostro migliore amico nei viaggi estivi: il condizionatore. Il suo funzionamento dipende da un gas contenuto in un apposito serbatoio. Non è eterno. Quando questo si esaurisce, il raffreddamento diventerà insufficiente, quindi è necessario provvedere alla ricarica. Questo è uno dei primi controlli che il meccanico dovrà effettuare. Stesso discorso per i filtri dell’aria e antipolline; generalmente la loro sostituzione è abbinata al tagliando periodico.

I freni: non dovremmo neanche dirlo. Il meccanico dovrà controllare lo stato di pastiglie e dischi. Non esitate a farli sostituire se sono troppo usurati. Se vi chiedete perché, forse non dovreste guidare un’auto. Tra l’altro, in un viaggio a pieno carico i freni sono tra i componenti maggiormente sollecitati.

Gli ammortizzatori, questi sconosciuti. Mai provata l’ebbrezza della macchina che se ne va per conto suo ad ogni cambiamento di direzione o frenata? Significa che è già arrivata da un bel pezzo l’ora di cambiarli. Il meccanico serio ne controllerà lo stato attraverso gli appositi strumenti diagnostici, non semplicemente spingendo il cofano su un lato. Un altro impianto che sfugge all’attenzione generale è la distribuzione, dalla cinghia in su. Se l’auto ha superato i 100.000 Km, potrebbe essere il momento di sostituire il gruppo. Troppo rischioso non farlo: se si rompe la cinghia dovete dire addio al motore, quindi all’auto.

I liquidi. Vanno controllati tutti. Provvedere ai rabbocchi in caso di livello insufficiente. L’olio motore andrà sostituito se si è vicini al tagliando programmato. Il meccanico coscienzioso controllerà anche l’olio del cambio e dei freni. Va da sè che dovrà verificare che l’acqua del radiatore sia al livello prescritto; se manca, significa che esistono perdite nell’impianto. Obbligatoria la verifica, se non volete fondere il motore. E non trascurate la vaschetta dei tergicristalli. Meglio usare un liquido apposito. Già che parliamo dei tergicristalli, le spazzole sono a posto, vero?

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