Fuoristrada-off-road-osram-Copertina

Il mondo del fuoristrada è molto vasto ma possiamo suddividerlo in due grandi tipologie: il tempo libero e il lavoro. In questa sede ci occuperemo della seconda categoria. Effettueremo quindi una carrellata sui veicoli offroad per utilizzo professionale. Quindi non solo il trasporto di merci, materiali e attrezzature su percorsi accidentati; ma anche il fuoristrada per funzioni prettamente sociali, come soccorso, protezione ambientale e vigilanza del territorio. Soffermandoci inoltre sugli equipaggiamenti particolari di cui questi mezzi necessitano nel campo dell’illuminazione.

Non ce ne vogliano gli esperti, però dobbiamo fare un discorso comprensibile anche a chi non mangia pane e gomme tassellate tutti i giorni. Quindi partiamo dalle basi. Cosa contraddistingue un veicolo fuoristrada? La sua funzione, la missione potremmo dire, è muoversi su terreni non asfaltati, più o meno sconnessi, con pendenze anche forti su fondi che non permettono una sufficiente aderenza; spesso e volentieri è necessario anche attraversare piccoli corsi d’acqua.

Di conseguenza, qualsiasi veicolo predisposto per tali esigenze deve essere dotato almeno di: trazione integrale, ampia altezza da terra, pneumatici specifici con battistrada a tasselli per fare presa su fango, sabbia o neve; trasmissione con rapporti del cambio ridotti, per trasmettere sufficiente coppia motrice a velocità molto basse (il tipico utilizzo offroad su terreni impegnativi); piastre di protezione per il fondo della vettura e il motore, contro colpi da sassi e asperità del terreno. Indispensabili anche: sospensioni rinforzate per le forti sollecitazioni provocate da tali terreni; telaio separato dalla scocca, in modo da assorbire efficacemente le consistenti forze laterali, longitudinali e verticali che incidono sulla marcia in questi terreni. Aggiungiamo anche il tubo di scarico di tipo snorkel, cioè canalizzato sulla parte superiore del veicolo e orientato verso l’alto, necessario nei guadi pesanti.

Fanno parte del corredo di un fuoristrada anche importanti equipaggiamenti addizionali come ganci di traino, verricelli per uscire o far uscire altri veicoli da situazioni particolarmente critiche (fossi e pantani), griglie di protezione per i fanali, oltre ovviamente a luci supplementari di diverso tipo. Dal punto di vista della carrozzeria, generalmente si usano quella chiusa (il fuoristrada classico) e il pick-up (sezione posteriore a cassone). Poi ci sono varie tipologie di autocarri e trattori per usi speciali.

Off Road Fuoristrada

L’attività in fuoristrada si svolge per definizione in ambienti naturali. Uno dei compiti più “semplici” in ambito lavorativo è il trasporto di rifornimenti verso edifici che sorgono in zone poco accessibili: rifugi, sedi degli enti di soccorso e vigilanza, installazioni scientifiche, immobili per attività turistiche, oltre a qualche abitazione privata. In questi casi il pick-up è il mezzo principe, in virtù della sua abbondante capacità di carico e la versatilità delle configurazioni possibili per il cassone.

Passiamo all’ampia gamma di impieghi offroad per scopi sociali. Vigili del fuoco e Protezione civile sono i “clienti” più assidui. Volontari e professionisti intervengono non solo sui terreni prettamente boscosi, ma anche quando il maltempo provoca pesanti danni in aree urbane: è il caso ad esempio delle esondazioni. Sono innumerevoli i compiti di assistenza; tutti possono però venire ricondotti alla principale funzione di estrarre persone e altri veicoli da situazioni estreme: il rischio di annegamento in seguito ad alluvione è uno dei più eclatanti e noti, non sono rari i casi in cui in città alcuni sottopassaggi allagati si siano trasformati in veri e propri corsi d’acqua artificiali, a volte con conseguenze drammatiche. E’ sempre il pick-up a rivelarsi il veicolo fuoristrada più versatile, perché consente l’installazione di attrezzature speciali per il recupero (ad esempio argani, motori e serbatoi supplementari, gruppi elettrogeni o pompe).

Naturalmente l’antincendio è un’altra delle attività primarie per un fuoristrada in dotazione a questi enti, sebbene l’impiego sia prevalentemente ai margini delle aree boschive vere e proprie e nelle zone agricole, perché ovviamente un grosso incendio in un bosco comporta l’impiego di mezzi di tutt’altra natura: primi fra tutti gli elicotteri, oltre ad autocarri e trattori di vario genere. Spesso vengono utilizzati per attività di supporto anche fuoristrada chiusi tradizionali (Land Rover Defender e veicoli analoghi di altre marche).

C’è poi l’altrettanto ampia categoria della prevenzione. Essa consiste prevalentemente, ma non solo, nel pattugliamento delle aree a rischio. Ancora Protezione civile e Corpo forestale dello Stato (dal 2016 inquadrato nell’Arma dei Carabinieri) sono gli enti maggiormente impiegati in tali attività. In tali impieghi il mezzo più utile è il classico fuoristrada chiuso o SUV ben attrezzato. In dotazione troviamo prevalentemente Defender, Subaru Forester, Nissan Terrano, alcune Jeep Wrangler.

Infine va ricordata anche la categoria dei mezzi da lavoro per i cantieri. Operano spesso in aree urbane, ma il fuoristrada è indispensabile perché ovviamente la strada ancora deve essere costruita, oppure non lo sarà mai, come nel caso delle cave. Qui regnano i mezzi speciali e la sterminata varietà di autocarri, essi stessi a trazione integrale. Ma per il trasporto di personale e attrezzature leggere, tornano sempre utili pick-up e veicoli chiusi nei dintorni del SUV.

Chiudiamo con una carrellata sulle luci addizionali che fanno parte dell’equipaggiamento di ogni fuoristrada impegnato in utilizzi professionali. Va da sè che, quando si percorrono terreni molto accidentati lontani da qualsiasi forma d’illuminazione pubblica, diventa ancora più importante vedere adeguatamente dove si sta andando. Ciò è particolarmente critico ad esempio in missioni di soccorso, quando la persona da salvare potrebbe trovarsi in una depressione del terreno che la nasconde alla vista. Bisogna inoltre sottolineare che, in zone dove la vegetazione è molto fitta, è buio anche di giorno.

Osram produce una linea specifica di luci da lavoro per veicoli, chiamata LED Driving Lights & Working Lights. Come il nome suggerisce, questi fari si avvalgono della tecnologia a LED. Si tratta di fari abbaglianti supplementari, alcuni progettati espressamente per l’uso in offroad, altri omologati anche per la circolazione stradale. Le Working Lights sono quelle riservate all’impiego in fuoristrada.

Partiamo dai Cube MX85-SP, fari di forma cubica a 4 LED altamente performanti; il fascio di luce spot arriva fino a 110 metri con un angolo di apertura di 13,5°. Le lenti infrangibili in policarbonato garantiscono la massima resistenza e la protezione da sovra e sotto tensioni fino a 18 volt. L’intensità del flusso luminoso è di 1.250 hot lumen (i veri lumen prodotti durante il funzionamento, non quelli misurati a freddo all’accensione). I Cube dispongono di alimentatore integrato e sistema di gestione termica per una durata massima. Sono garantiti per 5 anni, le aree di applicazione includono veicoli 4×4 e commerciali, quad, mezzi per movimento terra, agricoli e roulotte. In aggiunta hanno un design raffinato e moderno. Esiste anche la variante Cube MX85-WD, dove il fascio di luce ha una portata di 55 metri ma con angolo di apertura più largo, 43,5°, ideale per illuminare nei pressi del veicolo.

LEDriving LEDDL102-WD

Osram produce anche il Lightbar MX140-WD. Faro di forma rettangolare; il riflettore è molto efficiente, distribuisce la luce in modo omogeneo e riduce l’abbagliamento. E’ costituito da 3 LED in grado di raggiungere un’intensità di 2000 hot lumen, il fascio di luce arriva a 60 metri con angolo di apertura 45°. Gode delle stesse caratteristiche di protezione e durata di garanzia dei Cube.

Troviamo inoltre la linea delle Driving Lights, ottime per il fuoristrada e in più omologate anche per uso stradale. La loro particolarità costruttiva è l’avere il riflettore curvato; la luce viene diretta contro di esso, in modo da ridurre l’abbagliamento mantenendo un’elevata performance luminosa. La Lightbar MX140-SP, intensità 2000 hot lumen, ha un fascio di 200 metri con angolo di 10°. La Lightbar FX250-SP a 10 LED raggiunge 2700 hot lumen d’intensità, il fascio arriva a 360 metri con angolo di 5°.

Altri prodotti: Lightbar FX250-CB, 2700 hot lumen, 320 metri a 5°; Lightbar FX500-SP a 20 LED, 3500 hot lumen, 450 metri a 5°; FX500-CB, 5500 hot lumen, 440 metri a 5°; Lightbar SX180-SP a 6 LED, 1300 hot lumen, 190 metri ad 8°; Lightbar SX300-SP a 12 LED, 2600 hot lumen, 270 metri ad 8°; Lightbar SX500-SP a 18 LED, 3900 hot lumen, 370 metri ad 8°.

Commento a questo articolo

*Campi obbligatori